Orgoglio italiano da 98 anni: «Cuore, testa, eccellenza»

Se usiamo il termine “brugola” ci riferiamo a un preciso prodotto, la vite testa cava esagonale, entrata a far parte dell’immaginario collettivo, grazie a Egidio Brugola che fondò la sua fabbrica di rondelle e anelli speciali per motori e affini. Ad oggi Brugola OEB (Officine Egidio Brugola) si trova alla terza generazione della famiglia Brugola ed è garanzia di qualità e innovazione per l’automotive a livello internazionale. È Jody Brugola, nipote del fondatore, ad affrontare con successo le sfide del mercato, ponendosi sempre nuovi obiettivi di eccellenza nel settore di riferimento.

Dalla sua fondazione ad oggi, l’azienda ha attraversato diverse ere di espansione: quali sono state le più significative?

«Dalla sua nascita nel 1926 a Lissone, Brugola è sempre stata una realtà che ha avuto voglia di spingersi verso qualcosa di innovativo, specializzato e tecnologicamente avanzato. Ci siamo sempre distinti nella scelta di immettere sul mercato prodotti d’eccellenza per il settore automobilistico, riuscendo a sviluppare tecnologie d’avanguardia e introducendo i concetti di Difetto Zero e Qualità Totale, ovvero la ricerca di metodi e strumenti che possano garantire massima sicurezza e qualità del prodotto. Negli ultimi quattro anni, ci stiamo spostando sempre di più verso i componenti speciali continuando comunque a investire in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti per settore automotive e della mobilità in generale».

Quali sono i capisaldi di Brugola?

«La nostra connotazione Made in Italy rimasta invariata in 98 anni di storia è un enorme vanto. Anche dopo l’espansione negli Stati Uniti nel 2015, Brugola ha mantenuto la sua produzione e la progettazione in Italia. Infatti, le fasi di progettazione di tutti i prodotti continuano ad essere realizzate completamente a Lissone con risorse particolarmente qualificate. Produciamo oltre 800 tipi diversi di viti, 9 milioni di pezzi vengono stampati ogni giorno e oltre 500 dipendenti tra Italia e Stati Uniti contribuiscono al successo dell’azienda. La caratteristica che ci ha permesso di continuare il nostro percorso di crescita è lo sviluppo costante di soluzioni adattabili per affrontare le sfide del mercato automobilistico e le sue transizioni. Il nostro è un approccio collaborativo con i clienti, comprendendo le loro esigenze specifiche e co-creando prodotti avanzati che soddisfano le dinamiche richieste del mercato. Questa strategia ci ha permesso di ampliare il portfolio clienti con l’ingresso di nuove case automobilistiche quali Mercedes, Bmw, Stellantis che si sono aggiunte alle storiche Ford, Renault e Gruppo Volkswagen. L’azienda ha proseguito una crescita inarrestabile e organica, senza acquisizioni, nonostante la forte diminuzione della vendita di auto verificatasi nel 2018. Per farlo, è stato fondamentale ampliare e diversificare la nostra gamma di prodotti con una particolare attenzione ai componenti speciali. Brugola è, inoltre, la prima realtà italiana a viaggiare su Sap, uno dei più importanti produttori di software per la gestione dei processi aziendali al mondo».

Come si è concluso il 2023 per Brugola OEB?

«Nel 2023 abbiamo investito molto in incremento di macchinari e attrezzature, ampliamento degli spazi produttivi e aumento delle risorse umane con un alto numero di assunzioni. Questo ci consente di incrementare la produzione del 10-15% di pezzi al giorno, cioè oltre 200 tonnellate. Abbiamo inaugurato un nuovo stabilimento di oltre 1000 mq che si aggiunge agli altri 11 stabilimenti sul territorio di Lissone e che sarà dedicato alla fase di stampaggio. A dicembre 2023 è stato raggiunto un importante accordo che segna una svolta significativa nell’assetto azionario dell’azienda. Con i due soci di minoranza è stato sottoscritto un preaccordo per la cessione delle loro quote aprendo la strada al ritorno della società al 100% di proprietà della famiglia Brugola entro primavera. Quest’anno concluderemo i lavori per la nuova sede che ci ha permesso di riqualificare un’intera area di Lissone con la creazione di nuovi parcheggi e piantumazione di alberi. Verrà inaugurata una piazza intitolata a mio nonno Egidio Brugola e sarà rimessa a nuovo un’intera via dedicata a mio padre Giannantonio. Sarà un’iniziativa molto importante sia per l’azienda che per la famiglia Brugola».

Quanto è importante oggi per un’azienda essere sostenibili? E quali sono le vostre iniziative?

«È fondamentale. Brugola si impegna da anni a perseguire diverse politiche di sostenibilità. Ci muoviamo sempre di più verso un futuro green mettendo in atto iniziative volte al rispetto dell’ambiente e alla promozione di un corretto uso delle risorse. Per questo motivo, siamo orgogliosi della partnership con Forever Bambù, leader europeo nella piantumazione di bambuseti, con la quale abbiamo già acquistato quattro ettari di bambù gigante che diventeranno sei entro la fine del 2024. Inoltre, quest’anno lavoreremo per la piantumazione di 20 ettari di bambù gigante nelle zone limitrofe ai nostri stabilimenti. Il bambù è in grado di assorbire 36 volte la quantità di anidride carbonica in più rispetto a qualsiasi altra conifera, ossia 260 tonnellate di CO2 all’anno per ogni ettaro piantumato».