Superiamo (ma senza demonizzarlo) il reddito di cittadinanza

Una politica di lungo termine all’insegna dell’autosufficienza energetica, anche tra le imprese. Il superamento (ma non la demonizzazione) del reddito di cittadinanza. La diffusione fra i giovani di una nuova cultura del lavoro manuale. Proposte di Eleonora Rigotti, presidente di Cna Lombardia Turismo e Commercio, nuova aggregazione che mette in rete circa 3mila fra pmi lombarde della filiera turistica, non solo strutture ricettive ma anche artigianato artistico, enogastronomia, sistema moda, trasporto persone. Classe 1976, Rigotti è anche numero uno di Cna Brescia e vice presidente Cna Lombardia con delega al Turismo.
Presidente Rigotti, il 2022 è stato l’anno della ripresa del turismo per la Lombardia?
«Siamo ancora in attesa di dati definitivi, ma certamente il turismo della nostra regione l’anno scorso ha registrato numeri importanti e, per alcuni territori, analoghi a quelli del 2019. Secondo l’ultimo Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di Commercio, per il 34,53% dei turisti in regione è lo shopping l’attività principale (la media nazionale è il 20,79%). Pensiamo che il “turismo esperienziale“ – con la possibilità di scoprire luoghi attraverso le imprese artigiane locali – sia una carta da sfruttare meglio. Il sentiment fra gli operatori è un trend di ulteriore crescita quest’anno, con Brescia e Bergamo capitali italiane della cultura. Anche le prossime Olimpiadi invernali Milano-Cortina saranno un’altra grande occasione: da non sprecare, con la realizzazione di infrastrutture nei tempi programmati».
Il caro-energia è una spina nel fianco della crescita?
«Colpisce ristorazione, hôtellerie e l’indotto, come le lavanderie industriali che, col lavaggio e trasporto delle forniture tessili, devono affrontare i rincari di bollette e carburanti. Giusti i provvedimenti di emergenza del Governo, quello che ancora non vediamo è un investimento a lungo termine per rendere il Paese più autosufficiente. Riteniamo strategico il riconoscimento della nostra filiera Aurica Energia per implementare infrastrutture per l’autoproduzione, come l’impiego di pannelli fotovoltaici da parte degli imprenditori».
Continua l’emergenza della mancanza di personale?
«È un problema strutturale. Già nel 2021 era emerso da una ricerca di UnionCamere che fosse la problematica più sentita dal 56% delle imprese lombarde. Nella scorsa stagione estiva avevamo sezioni di attività chiuse perché non c’erano lavoratori, una follia. Oltre a nuove politiche attive dobbiamo diffondere una cultura diversa del lavoro manuale che non deve essere concepito come di “serie B“ ma basato su studio, competenze e con ampie prospettive: entro il 2032 nel settore sono previsti oltre 533mila nuovi posti di lavoro».
Spesso gli imprenditori che non trovano personale mettono sotto accusa la “concorrenza sleale“ del Reddito di cittadinanza.
«Abbiamo sempre sostenuto che il reddito di cittadinanza non può essere considerato strumento di lotta alla povertà per chi può lavorare ma pensiamo che sia doveroso continuare a sostenere anziani, disabili e fragili. Sarebbe però riduttivo pensare che sia la causa di tutti i mali. Il fatto è che la pandemia ha cambiato le priorità, all’insegna di una migliore conciliazione fra vita e lavoro, con una ripercussione diretta nel turismo che prevede turni di sera e nei fine settimana. Un maggiore riconoscimento economico è doveroso, attraverso il taglio cuneo fiscale».