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Assimpredil: open day a San Siro per far conoscere ai giovani. Il nostro mondo di opportunità

La presidente Regina De Albertis analizza la crescita del settore spinto da Superbonus e cantieri. Si guarda già all’appuntamento delle Olimpiadi 2026, volano della rinascita
di Gianluca Brambilla
Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance

Nel 2021 il giro di affari delle imprese edili lombarde ha registrato numeri in costante crescita, chiudendo l’anno con un +16,9% rispetto al 2020. Un trend positivo, spinto soprattutto da misure come il Superbonus 110% e gli interventi previsti per il Pnrr. Secondo Regina De Albertis – presidente di Assimpredil Ance, l’associazione delle imprese edili di Milano, Lodi, Monza e Brianza – ci sono buone ragioni per credere che la crescita continuerà anche nel 2022.

De Albertis, come è iniziato il nuovo anno per il settore delle costruzioni?
«Il settore era in forte crisi dal 2008, ma con la pandemia è iniziata una fase di grande espansione. Merito di misure come il Superbonus 110% e gli interventi che arriveranno nei prossimi anni grazie al Pnrr e alle Olimpiadi. Al momento, però, abbiamo anche tre grandi problemi: l’aumento spropositato dei costi delle materie prime; la carenza di materiali; e soprattutto la carenza di manodopera. Per quest’ultima ci stiamo attivando da tempo per far sì che i giovani si riavvicinino al settore. A febbraio organizzeremo, insieme al Comune di Milano, un open day nel quartiere San Siro per presentare ai giovani in cerca di lavoro tutte le opportunità che abbiamo da offrire. Nei mesi a seguire ripeteremo l’iniziativa anche in altre zone della città».

Quanto ha pesato il Superbonus 110% sulla crescita del settore?
«Il Superbonus è stato uno strumento di grande utilità. Dal punto di vista economico ha fatto uscire il nostro settore da una lunga crisi. Sul lato ambientale, invece, porterà grande beneficio perché permetterà di rigenerare il tessuto edilizio esistente, che è molto energivoro. Nel complesso, dunque, è stato un ottimo strumento. Certo, ci vorrebbe un po’ più di chiarezza sulla durata dell’incentivo. Da quando è stato introdotto, ogni mese viene aggiunta qualche nuova modifica che crea confusione e rischia di fermare i cantieri. L’ultima, per esempio, prevede limiti più stringenti alla cessione del credito, che rischiano di mettere in difficoltà le imprese che hanno appena avviato i lavori. Condividiamo pienamente l’obiettivo di contrastare le frodi, ma queste misure penalizzano le imprese sane e virtuose. Sarebbe più efficace, a nostro avviso, porre barriere all’ingresso per contrastare il proliferare di operatori improvvisati».

Tra Pnrr e Olimpiadi, nei prossimi anni Milano cambierà volto. Come stanno andando i lavori?
«Stiamo lavorando a stretto contatto con il Comune per la presentazione di progetti finanziati con il Pnrr. Si tratta di una grandissima occasione e noi vogliamo giocare la nostra parte, lavorando fianco a fianco con la pubblica amministrazione. Tante risorse saranno in debito, quindi è fondamentale che siano spese bene. Per esempio, per riqualificare gli ambiti esistenti e migliorare i collegamenti all’interno della città».

L’ultima indagine trimestrale di Unioncamere Lombardia mostra che un’impresa su quattro ha realizzato interventi “green” nel 2021. Un dato incoraggiante, ma forse si può ancora migliorare.
«Certamente. E noi come associazione stiamo spingendo tantissimo in questo senso. Oggi la sostenibilità è un valore per le nostre imprese. Con i nostri interventi dobbiamo essere in grado anche di restituire qualcosa alla collettività. In associazione abbiamo aperto uno sportello per accompagnare le imprese in questa transizione. Oggi essere sostenibili non è più una scelta, ma un’esigenza».