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«Precariato, legalità, carovita, casa e Pnrr. Serve un nuovo patto con i cittadini»

Il segretario generale della Uil Milano e Lombardia Enrico Vizza: ecco l’agenda per il 2024 «Lo sviluppo immobiliare rispetti le regole, intervento per affitti calmierati ai lavoratori»
di Andrea Gianni

«Lavoro, precariato, legalità, casa e Pnrr: occorre un patto con gli enti locali in Lombardia». Sono i temi messi al centro dal segretario generale della Uil Milano e Lombardia, Enrico Vizza, delineando una «nuova agenda» per il 2024. Vizza, i dati sull’occupazione pur in uno scenario positivo evidenziano un largo ricorso a forme contrattuali precarie. «I dati registrano che nella ricca Lombardia circa il 50% dei 700mila assunti nel primo semestre 2023 si trova a lottare con un lavoro precario, un lavoro povero, con salari troppi bassi. Per questo si deve favorire la contrattazione nazionale e di secondo livello su tutto il territorio lombardo».

Quale ruolo possono giocare le pubbliche amministrazioni?

«Chiediamo che vengano effettuate delle verifiche nei bandi delle pubbliche amministrazioni, a cui sono assegnate risorse pubbliche, dove si accerti che le aziende che operano rispettino i contratti di lavoro con assunzioni stabili. Devono essere obbligatoriamente applicati i contratti nazionali, non quelli pirata, e deve esserci la presenza della contrattazione di secondo livello».

Gli ultimi dati evidenziano anche spiccati divari fra occupazione femminile e maschile, oltre al fenomeno delle donne che lasciano il lavoro.

«Le donne molto spesso sono costrette a dimettersi per curare i figli, e questa è un’ingiustizia sociale. La missione 5 del Pnrr prevede inclusione e coesione. Un aspetto trascurato, perché quando si parla di Pnrr si pensa solo all’edilizia».

Nelle città, pensiamo al caso di Milano, il costo della casa è in costante aumento. Quali soluzioni potrebbero essere messe in campo?

«Se i mutui hanno registrato rate aumentate anche di oltre il 75%, come è possibile costruirsi un futuro? Il dibattito sul Pgt di Milano può affrontare il tema per il futuro, e crediamo sia utile un tavolo permanente con i sindacati. L’emergenza casa va affrontata con il recupero degli immobili sfitti pubblici su tutto il territorio regionale, mettendo una quota a favore di dipendenti che operano nei servizi pubblici con canoni di affitto agevolati, stimolando chi detiene immobili privati a metterli in affitto calmierato. I bandi dei concorsi vanno a vuoto perché il costo della vita è troppo elevato. Gli extraprofitti delle banche vanno tassati creando un fondo per le famiglie».

Progetti di sviluppo immobiliare a Milano sono finiti anche al centro di indagini della Procura su presunti abusi edilizi. Servono più controlli?

«Quando parliamo di legalità non possiamo non pensare a situazioni come il rogo della Torre dei Moro, il recente rogo alle Torri Bianche e le questioni che riguardano gli interventi di carattere urbanistico su cui la Procura sta indagando. Ogni violazione di procedure sul lavoro, di norme tecniche urbanistiche, ricade su cittadini e lavoratori. Pretendiamo il rispetto delle regole a partire da Milano, che si trasforma favorendo un’edilizia di espansione che non ha tenuto conto del tessuto della città».