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«Porto e Felettino sotto la lente»

L’analisi di Marco Furletti, segretario confederale Uil Liguria
di Chiara Tenca

UNA PROVINCIA fra crescita e grandi incognite: Marco Furletti, segretario confederale Uil Liguria con delega allo Spezzino, analizza lo stato attuale e le previsioni per il futuro di questa parte del Levante ligure.

«Per il 2024 – esordisce – ci sono partite importanti, a partire dai cantieri che si apriranno e l’avvio di opere inserite nel piano regolatore portuale: terzo bacino, che ha un piccolo ritardo, Marina del Canaletto, che partirà primi mesi di quest’anno, stazione crocieristica, con termine definito nel 2026, essendo co-finanziata con fondi Pnrr. Le previsioni per il 2024 parlano di un incremento del traffico contenitori sul 2023 attorno al 12-15%, ma l’instabilità geopolitica potrebbe far variare queste percentuali».

«Poi – continua – la grande incompiuta: il Felettino. E siamo in trepida attesa del piano di ammodernamento per le aree militari annunciato dal ministro della Difesa Crosetto, che ha parlato di un “Arsenale 5.0” e del futuro dell’area Enel, la cui vocazione chiediamo resti industriale e artigianale. Tornando alla sanità, per noi deve rimanere pubblica, anche se non abbiamo dogmi sul ricorso alle convenzioni con i privati per smaltire le liste di attesa, purché non gravino sui cittadini».

Quali le azioni nell’anno da poco iniziato? «In primis la questione salariale: serve recuperare attraverso il rinnovo del Ccnl la perdita del potere di acquisto; abbiamo proposto un aumento del 18%, le controparti il 7%; su input che parte dalla confederazione nazionale, dobbiamo recuperare quello che abbiamo perso e non è sufficiente la contrattazione all’interno delle aziende. L’altra emergenza, che per la Uil costituisce una stella cometa, è zero morti sul lavoro: si continua a morire, bisogna aumentare le dotazioni degli organi ispettivi e tecnici Asl che si occupano di sicurezza; inoltre, chiediamo che gli utili annui dell’Inail vengano destinati alla prevenzione».