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«Nuove assunzioni e la campagna zero morti sul lavoro»

Il segretario Uil La Spezia Marco Furletti illustra le prossime sfide del sindacato
di Enrico Mattia Del Punta

«Il 2022 ha registrato un inizio in forte ripresa, nel settore portuale, nella logistica e autotrasporto c’è stato un notevole incremento del livello occupazionale, con inserimento di giovani». Il segretario Uil La Spezia Marco Furletti fa un bilancio dell’anno appena passato, con un occhio alle sfide del futuro.

Nuove assunzioni, la strada è quella giusta?

«Nel settore portuale abbiamo registrato circa un centinaio di nuove assunzioni, prevalentemente di giovani del territorio. Da settembre abbiamo registrato una flessione dei traffici in virtù della quale il 2022 si è chiuso con un quasi – 9% rispetto al 2021, flessione che stiamo ancora avvertendo. La flessione è legata all’effetto Cina e al conflitto in Ucraina. Ci auspichiamo che ci sia una ripresa generale, oltre che per ragioni umanitarie, a partire dalla cessazione del conflitto in Ucraina, anche per quanto riguarda il nostro territorio con prospettive di ulteriore crescita per il porto. C’è una partita legata agli investimenti, tra pubblici e privati nei prossimi 3-4 anni, si parla di 680 milioni».

Quali sono le prossime sfide del sindacato?

«Siamo promotori dello sviluppo in un quadro di sostenibilità ambientale: elettrificazione delle banchine portuali e interventi come l’acchiappa fumi, il dispositivo che riduce le emissioni. Altro tema è la precarietà: guardiamo al modello spagnolo, ridurre forme di lavoro precarie facendo diventare il contratto indeterminato l’elemento più utilizzato. Il fatto di aver introdotto i voucher è un elemento di forte preoccupazione. Ma c’è dell’altro».

Ovvero?

«Il contrasto al caporalato. Nel 2021 con la prefettura e l’allora ministro del lavoro Andrea Orlando, abbiamo sottoscritto un protocollo al contrasto del caporalato nella nautica da diporto. Un accordo che unisce attività di controllo e formazione dei lavoratori. Altra sfida sono la marea di contratti che vengono spacciati come contratti nazionali, ma che non sono sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Pseudo contratti che danneggiano le imprese sane, oltre che i lavoratori. Non ultima la sfida sugli incidenti sul lavoro. La Uil aveva lanciato la famosa campagna ’zero morti sul lavoro’: la nostra stella cometa».