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«Misure straordinarie. L’obiettivo adesso è la crescita economica»

Fabio Rossi, presidente in Umbria: «Mercato europeo carico di difficoltà»
di M.N.

«A INFLUENZARE il 2023 prima di tutto sono stati i cambiamenti climatici, con gli eventi estremi che sono stati sempre più frequenti e in ogni periodo dell’anno. Sul fronte economico, inoltre, al calo dei prezzi all’origine non è corrisposto quello dei costi di produzione: per questo motivo i bilanci delle imprese sono sotto pressione».

Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria, fotografa l’anno appena trascorso.

«Sebbene si sia registrato un aumento dell’export in valore, non mancano le difficoltà sul mercato europeo. Sono tante quindi le sfide che il settore primario dovrà ancora affrontare nel 2024. Sono necessarie misure straordinarie e il primo obiettivo deve essere la crescita economica. A tale proposito – spiega – sarà fondamentale il Pnrr così come la sua revisione e, in questo ambito, i fondi aggiuntivi previsti per i contratti di filiera e le rinnovabili. Ci sarà poi occasione di avviare la discussione sulla riforma della Pac; quanto all’attuale, è del tutto inadeguata. Fondamentale, inoltre, per la Confederazione è raggiungere, prima della fine della legislazione europea, un buon accordo sulle Tea (Tecniche di Evoluzione Assistita), che consentiranno agli agricoltori di avere strumenti validi per poter ridurre il ricorso alla chimica. È necessario altresì prorogare le deroghe sulla destinazione non produttiva dei terreni e sulla rotazione annuale obbligatoria dei seminativi: la forte instabilità che caratterizza i mercati internazionali, accentua infatti la necessità di salvaguardare il potenziale produttivo. Il settore primario, dotato delle risorse necessarie, è infatti in grado di assicurare un importante contributo alla crescita dell’economia e alla transizione ecologica. È importante infine – conclude Rossi – che venga regolamentata anche la trasparenza dell’informazione verso i consumatori, dare quindi la certezza della filiera dei prodotti per consentire al consumatore di scegliere liberamente».