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Innovazione per crescere e sostenere lo sviluppo

di Guglielmo Vezzosi

IL CORAGGIO di investire. E’ quello che, ancora una volta, all’inizio del nuovo anno, dimostrano le imprese delle nostre regioni. E di coraggio ne hanno parecchio, perché hanno scelto di non tirarsi indietro di fronte alle sfide sempre più impegnative che le attendono nel 2024. Un anno che, in un mondo sempre più globalizzato, distribuisce su tutti un fardello non indifferente di pesi e criticità da gestire: le spinte inflazionistiche che fanno lievitare i prezzi di produzione e vendita, il caro-energia sempre in agguato, i contraccolpi di guerre e tensioni internazionali. Con l’aggiunta degli eventi imprevedibili, ma non meno catastrofici, come la devastante alluvione che ha colpito la Toscana nel novembre 2023 causando morte e distruzione.

Pesanti le conseguenze anche per il mondo produttivo. L’allarme viene dalle associazioni di categoria: alcune aziende non sono ancora ripartite ma, oltre al crollo del fatturato, se non riusciranno a rialzarsi rapidamente, rischiano di restare tagliate fuori dal circuito degli affari.

Ma nonostante tutto, a dispetto delle numerose incognite all’orizzonte, non viene meno la voglia di investire perché ogni imprenditore sa che solo in questo modo si può crescere e produrre lavoro, contribuire allo sviluppo del territorio e alla creazione del contesto migliore nel quale le nuove generazioni possano sviluppare le proprie opportunità. Ma per fare tutto questo ogni impresa – piccola o grande che sia – chiede risposte rapide ed efficaci su priorità irrinunciabili come l’accesso al credito, strumento fondamentale per sostenere gli investimenti, la riduzione della burocrazia, un sistema di infrastrutture viarie e di collegamenti per muovere le merci rapidamente, ma anche in maniera sempre più sostenibile. E poi l’esigenza di infrastrutture digitali, perché la competitività si gioca e si giocherà sempre di più sui crinali dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità e della transizione ecologica, scommesse sulle quali è vietato restare indietro. Domande alle quali si sommano quelle dei sindacati nel chiedere soluzioni per le vertenze aperte in tante realtà.

Le pagine che seguono – nel presentare i migliori fatturati delle aziende di Toscana, Umbria e provincia de La Spezia, le aree di diffusione de La Nazione – raccontano dunque storie di lavoro e di imprese virtuose che guardano avanti con fiducia e ottimismo, premiate nelle loro scelte dai risultati aziendali e intenzionate a raggiungere nuovi, importanti, traguardi.