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Fare impresa in un’epoca di sfide globali

di Guglielmo Vezzosi

Se innovazione, rivoluzione digitale e transizione ecologica rimangono traguardi irrinunciabili per le imprese che vogliano misurarsi con le sfide del mondo globalizzato, nuove variabili e, di conseguenza, insidiose incognite si presentano sull’orizzonte dell’anno appena iniziato. Incertezze che, in questa logica, risentono inevitabilmente dei riflessi delle grandi dinamiche internazionali: il commercio che dovrà fare i conti con una annunciata era di dazi e di protezionismo, l’acuirsi della polarizzazione tra Usa e Cina, con l’Europa stretta tra i venti di crisi di una Germania in recessione e le pressanti urgenze che richiedono scelte condivise, a partire da quelle in materia di sicurezza ai confini orientali. Incombono inoltre l’allarme climatico, le cui conseguenze sono ancora con buona evidenza sottostimate e sottovalutate, per non parlare dei conflitti che, dall’Ucraina al Medio Oriente, rischiano di addensare ulteriori nubi sui nostri giorni futuri.

A questo si aggiunga la frontiera, ancora largamente inesplorata, dell’intelligenza artificiale e delle sue immense potenzialità, ma anche dei timori collegati a quella che potrebbe davvero essere la rivoluzione più grande di tutte.

In mezzo al guado le imprese, dalle più piccole alle più strutturate, che continuano a chiedere alla politica stabilità, semplificazione e accesso al credito a condizioni che consentano di poter investire per creare lavoro e sviluppo nei territori. Sono in fondo concetti concreti e di buonsenso: la pace e il rispetto delle regole della comunità internazionale come premessa per lo sviluppo economico e strumento per ridurre le differenze e gli squilibri, lo sviluppo dell’economia e del fare impresa come risposta al disinteresse e alla tentazione di reclinarsi in una pericolosa spirale di egoismi e disimpegno verso gli altri. Ma per fortuna, almeno alle nostre latitudini, c’è desiderio di guardare avanti con coraggio e con tante idee. La riprova è nelle pagine che seguono, le quali testimoniano una contagiosa voglia di fare, supportata da risultati e numeri positivi.

 

In questo inserto Speciale vengono infatti presentati i migliori fatturati delle imprese di Toscana, Umbria e provincia de La Spezia, l’area diffusionale del nostro giornale. Le Top Aziende appunto, che raccontano storie di lavoro, impegno ed eccellenza da parte di chi insegue il futuro e anzi cerca di anticiparlo con passione e tenacia, perché è solo mettendosi in gioco, giorno dopo giorno, che si possono perseguire gli obiettivi più ambiziosi. Non mancano le interviste alle associazioni di categoria, che illustrano la situazione all’inizio del 2025 e le prospettive per i prossimi mesi nei vari comparti e settori produttivi, insieme alle richieste dei sindacati per la soluzione delle vertenze ancora aperte in numerose realtà. Perché non è mai troppo tardi per provare tutti insieme a puntare lontano.