«Guardare avanti. E dal Pnrr buone opportunità»

«ANCHE QUELLO appena passato, si è rivelato un anno molto difficile per l’intero settore agricolo umbro, a causa dei pesanti danni dovuti alle anomalie del clima con una primavera estrema e un’estate oltremodo difficile, che hanno penalizzato le diverse produzioni, da quella olivicola alla vitivinicola fino alla cerealicola solo per citarne alcune». E’ un bilancio complicato quello che si appresta a fare il presidente di Colediretti Umbria, Albano Agabiti. Anche nel Cuore Verde, infatti, l’anno terminato da poche settimane, ha fatto emergere una serie di criticità che pesano non poco sul comparto.
«Una situazione – spiega dunque Agabiti – che si è aggiunta alla già complicata congiuntura economica che mette a rischio i bilanci degli imprenditori che, dopo aver serrato i ranghi nella fase pandemica, scontano le crisi e le tensioni internazionali dovute ai conflitti in corso, con un aggravio dei costi di produzione e di gestione delle aziende».
L’analisi del presidente di Coldiretti è lucida e pragmatica allo stesso tempo: «Tutti i comparti subiscono queste difficoltà a cominciare dagli allevamenti, anche per il calo dei consumi della popolazione soggetta all’aumento dell’inflazione. Prosegue infatti il problema dei bassi prezzi all’origine: gli aumenti di quelli al consumo, non si “trasferiscono” su quanto pagato agli agricoltori, che restano l’anello debole della filiera. Per questo – continua Agabiti – siamo impegnati a dar vita o a potenziare filiere agricole distintive legate al nostro territorio con la centralità delle imprese, cui vanno riconosciuti prezzi equi e sostenibilità economica ». Poi però uno stimolo agli imprenditori del settore: «Accanto a questo, viste le nuove dinamiche globali, serve pure un deciso scatto in avanti del mondo imprenditoriale che consenta di cogliere tutte le opportunità all’orizzonte».
Agabiti passa poi all’analisi dell’anno che verrà. «Nel prossimo futuro – sostiene – l’auspicio è quello di un deciso rilancio del settore primario, grazie anche alle opportunità che si aprono con il Pnrr, nel quale abbiamo ottenuto di raddoppiare le risorse destinate agli agricoltori (dai contratti di filiera all’agrisolare). Resta prioritaria la tutela dei loro redditi, così come risolvere quelle criticità che penalizzano il loro lavoro, dai danni causati dalla fauna selvatica all’eccessiva burocrazia».
E non poteva mancare un accenno alla questione del cosidetto cibo ’non naturale’. «Attenzione alta anche sulle risorse del Csr e sulla nuova Pac – ammonisce il numero uno umbro di Coldiretti –, così come sulla sicurezza del cibo. In quest’ambito, la legge ottenuta sul cibo artificiale è un risultato che tutela la qualità, la salute e i primati del Made in Italy agroalimentare, opponendosi ad uno scenario di omologazione in antitesi al nostro modello produttivo, fondato sullo straordinario legame tra cibo e natura. Infine – prosegue ancora Agabiti –, occorre continuare ad investire sulle tante potenzialità rese possibili dalla multifunzionalità, con la valorizzazione degli agriturismi, della filiera corta e le proposte dei cuochi-contadini e dei mercati di Campagna Amica, potenziando il “marchio Umbria”, centrale per il nostro turismo che proprio nell’ultimo periodo ha fatto registrare straordinarie performance. Proseguirà dunque anche nel 2024 – conclude il presidente – , il nostro ruolo di Forza Sociale per il Paese, così come quello di consulenza alle imprese per accompagnarle verso le nuove sfide che si prospettano».