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L’anno della verità

La sensazione è che la brillantezza che ha investito l’economia negli ultimi mesi possa garantire una spinta anche in questo periodo difficile.
di Matteo Naccari
Economia in Emilia Romagna e Marche

L’incertezza regna sovrana. Purtroppo. Non resta che la delusione tra chi pensava che il peggio fosse alle spalle: caro energia, materie prime in aumento sconsiderato e Covid non ancora domato minano la ripresa economica anche in Emilia Romagna e nelle Marche. La doccia gelata è arrivata tra dicembre e gennaio e rischia di spegnere l’entusiasmo di chi sperava di avere davanti anni di ripresa solida e veloce. Purtroppo anche il 2022 sarà un anno pieno di incognite, difficili da decifrare. Certo, tra gli imprenditori c’è voglia di fare, tantissima, e si spera che il prossimo trimestre sia solo un incidente di percorso, con la primavera che spazzi via i contagi e con una sterzata nei costi per la produzione. Il turismo e il commercio hanno però subito una botta inaspettata, resa ancora più amara dal rinvio di tantissime fiere e altrettanti eventi.

La sensazione è che comunque la brillantezza – con numeri in salita – che ha investito l’economia negli ultimi mesi possa garantire una spinta anche in questo periodo difficile. Allo scenario si aggiunge – e qui entra in campo chi ci governa – la messa a terra dei tanti soldi arrivati dall’Europa, che permetteranno di avviare progetti e lavori per pesanti infrastrutture, capaci di imprimere una svolta duratura all’economia. Vedremo, sperando che la burocrazia e le lungaggini della pubblica amministrazione non si mettano di traverso. Concludendo, si pensava a una svolta nel 2021 e invece sarà il 2022 un anno decisivo: o l’economia si rimette in moto una volta per tutte oppure il declino – e l’impoverimento – anche in regioni come Emilia Romagna e Marche sarà inevitabile. Speriamo bene.