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«Programmazione europea e fondi Pnrr. Ecco le opportunità»

Parla Giuliano Granocchia, presidente di Confesercenti Umbria
di Silvia Angelici

«Un fine 2022 caratterizzato dall’impennata dei prezzi energetici per famiglie ed imprese, l’inizio del 2023 con questo tema ancora in primo piano al quale se ne aggiungono altri che rischiano di portare i paese in recessione». E’ il quadro tracciato da Giuliano Granocchia, presidente di Confesercenti Umbria.

«Abbiamo visto i dati presentati dalla Ccia-Umbria che mostrano un buon andamento del PIL della nostra Regione, così come dati confortanti arrivano dal settore del turismo. Ci sono però anche indicatori preoccupanti che rischiano di far calare il potere di acquisto delle famiglie e la capacità di investimenti delle aziende. Mi riferisco all’aumento degli interessi sui prestiti che riguarda sia i mutui ma anche esposizioni di aziende che hanno fatto ricorso alle banche per investimenti o superare momenti di difficoltà con la propria liquidità. A questo – prosegue Granocchia – si aggiunga l’andamento dei prezzi».

Sanità pubblica: per Confesercenti un altro nodo da sciogliere. «L’ associazione registra un sempre maggiore ricorso alla diagnostica privata da parte delle famiglie che possono permetterselo. Anche questo rischia, se non arrestato, di rappresentare un altro colpo ai consumi perché molti sono costretti a dirottare risorse verso la salute. Di positivo registriamo una notevole dinamicità del nostro sistema imprenditoriale. Le esportazioni, il Pnrr e la nuova Programmazione europea sui Fondi Strutturali sono vettori di tenuta economica e sociale».

Intanto, il Congresso nazionale ha certificato mille iscritti in Umbria che sono il segno del forte attaccamento a Confesercenti e alla sua storia. «L’obbiettivo è superare i mille iscritti nel corso del 2023, radicarci ancora nelle città sopra i 15.000 abitanti, tornare nell’ area del Trasimeno, rafforzare alcune categorie. Abbiamo ricostituito il territoriale di Perugia, Todi, Marsciano, Spoleto».