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Med Group non si ferma, sviluppo continuo. «Crescita e rafforzamento sono gli obiettivi»

La holding della famiglia Parcaroli prevede per il 2022 una serie di nuove aperture sotto l’insegna Geekers e la rete Med Store. Ecco i piani
di Vittorio Bellagamba
Stefano Parcaroli, Ceo di Med Group

Un anno all’insegna della crescita particolarmente marcata per Med Group Holding: la holding della famiglia Parcaroli, detentrice fra l’altro del brand Med Store e Med Systems.

Stefano Parcaroli, Ceo di Med Group possiamo tracciare un primo bilancio del 2021?
«Il 2021 è stato un anno assolutamente positivo – spiega Parcaroli, che ha visto la nascita della Holding di famiglia che raccoglie tutte le nostre aziende, la costituzione di due nuove realtà del gruppo quali sono la International Retails per la gestione del marchio Geekers e la ICT Industries per la gestione del marchio Tunit, e l’avvio di un percorso mirato ad una forte crescita nel 2022 e nei prossimi anni. Il 2021 è stato inoltre l’anno dell’acquisizione del 25% dell’incubatore BP Cube, e della nascita di Med Systems, la divisione di Med Innovations dedicata al mondo delle aziende. Un anno di grande fermento in tutte le direzioni, con tante novità anche sotto l’insegna Med Store, che ha visto l’apertura del nuovo negozio de L’Aquila e di Teramo ed il rinnovamento totale del negozio di Perugia. Il tutto supportato da un fatturato in grandissima crescita che sottolinea l’azione talentuosa ed attenta sul mercato da parte dell’azienda».

Lo sviluppo dell’azienda come proseguirà nel 2022?
«Il 2022 vedrà un programma di crescita e di rafforzamento, abbiamo grandi piani di sviluppo sotto l’insegna Geekers, che prevede diverse aperture a breve, come pure dal lato Med Store, dove sono previste ben 10 aperture solo in questo 2022. Il rinnovo di molti negozi, anche importanti, dell’azienda ed un potenziamento in molti settori con l’utilizzo di nuove tecnologie all’avanguardia».

Quali sono i progetti che intendete realizzare nel prossimi anni?
«I prossimi anni vedranno per il gruppo un continuo ampliamento dei fatturati e dei mercati, sempre mantenendo un occhio di riguardo a tutto ciò che è innovazione tecnologica ed alle soluzioni innovative che possono portare progresso, ottimizzazione dei costi e miglioramento della produttività per i privati e le aziende. Un ampliamento dell’attività che guarderà non solo ai confini nazionali, ma anche a quelli internazionali: punteremo molto a dare ancora più risalto all’immagine della nostra private label Tunit, grazie alla nascita di ICT industries, ed ad un grande sviluppo della nostra software house all’interno di Med Innovations, che sta prestando una attenzione particolare a tutto ciò che è il mondo del VR e AR».

L’innovazione tecnologica sarà sempre più rilevante per lo sviluppo dell’azienda?
«L’innovazione tecnologica per noi è importantissima, sia internamente attraverso il continuo sviluppo dei nuovi processi e metodologie di lavoro basati sull’innovazione tecnologica per migliorare la nostra produttività ed i nostri servizi ai clienti. La nostra ricerca e tutto quello che creiamo con Med Store ha come fine quello di essere messo a disposizione degli stessi clienti».

La sostenibilità è sempre più importante per l’azienda?
«La sostenibilità è al centro del nostro percorso di sviluppo: non solo attraverso una produzione energetica green, quindi fotovoltaico, ma anche attraverso nuovi processi aziendali mirati a ridurre sempre di più il consumo energetico e l’inquinamento. Abbiamo intenzione di arrivare ad avere autovetture ibride per tutte le vetture aziendali da qui a 3 anni e rendere tutto il Gruppo Med autosufficiente dal punto di vista energetico grazie alla produzione di energia green. Un grandissimo occhio di riguardo lo stiamo prestando anche all’Stefano Parcaroli, Ceo di Med Group , non solo per quanto riguarda l’attenzione a tutti i processi e le attività interne, ma anche attraverso un’attività commerciale che fa dell’economia circolare il suo cuore, grazie al riutilizzo dei prodotti che vendiamo ed una grande attenzione al mondo dell’usato, non più soltanto un modo per risparmiare, ma per avere un occhio di riguardo per il nostro pianeta».