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Diotallevi: «Sgr, così investiamo sul domani»

Il direttore del gruppo di Rimini: «Il nostro settore è destabilizzato, ma il bilancio resta positivo per affrontare un anno di ripresa»
di Vittorio Bellagamba
Demis Diotallevi, direttore generale del Gruppo SGR

Demis Diotallevi, direttore generale del Gruppo SGR di Rimini, analizza l’andamento congiunturale del settore e dell’azienda nel corso del 2021: «Da ventidue mesi siamo alle prese con la pandemia e il 2021 interamente attraversato da questa emergenza sanitaria ed economica che tiene in ostaggio tutto il mondo. A fine anno s’è aggiunta l’emergenza energetica, che interessa tutta l’Europa e avrà effetti rilevanti nei primi due trimestri 2022. Sono tutti fattori destabilizzanti per le imprese».

Direttore, ci spieghi meglio la situazione.
«In particolare nel nostro settore, tante aziende a livello internazionale e nazionale sono saltate per la disparità fra scelte strategiche compiute in passato che l’attualità ha reso insostenibili. Il Gruppo SGR s’è ancorato alla sua tradizione di prudenza».

Questo quali effetti positivi ha comportato?
«Il bilancio consolidato resta positivo per affrontare un 2022 che ci si augura, dal secondo semestre in avanti, possa normalizzarsi sul fronte prezzi. La virtuosa politica dei dividendi, particolarmente conservativa, è un tratto distintivo del Gruppo SGR. Risorse che alimentano le strategie di crescita nei periodi positivi, che garantiscono piena stabilità nelle ‘tempeste’ come quelle attuali».

Lo sviluppo dell’azienda come proseguirà anche nel 2022?
«Nel 2021 abbiamo impostato le strategie su importanti acquisizioni e nuovi investimenti affini al core business. Prestiamo grande attenzione ai temi dell’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili, alla circular economy per essere partner delle smart cities, con un accento sull’illuminazione pubblica. Investiremo su ciò che alimenta sinergia con la nostra attività, senza disperdere risorse. Un ulteriore salto di qualità che coinvolge la numerosità e la crescente competenza delle persone che lavorano nel Gruppo SGR».

Quali sono i progetti che intendete realizzare nei prossimi anni?
«Crediamo che il biometano rivestirà un ruolo di rilievo nei prossimi anni. Abbiamo progettato, realizzeremo e gestiremo impianti per produrlo da sottoprodotti agricoli e da FORSU (frazione organica rifiuti solidi urbani). Alcuni cantieri del combustibile green partiranno nel 2022, altri nel 2023, ma il programma guarda già più avanti. Con le acquisizioni che stiamo definendo, amplieremo l’offerta del Gruppo SGR sul mercato per aggiungere nuovi target di clientela, soprattutto sul fronte dei servizi di efficienza energetica. Ci distingue un approccio innovativo: competenze e tecnologie per attrarre l’interesse del mercato».

L’innovazione tecnologica sarà sempre più rilevante per lo sviluppo dell’azienda?
«Per noi è un prerequisito, serve ad offrire servizi all’avanguardia che impattino sulla qualità della vita delle persone e sull’attività delle aziende. L’innovazione mira a semplificare, a risparmiare tempo, che è la risorsa di cui tutti necessitiamo, oltre che all’efficienza. La combinazione di competenza e tecnologia consente di mantenere vicina a noi la clientela, in una logica molto chiara: aumentare clienti e rendere sempre più soddisfatti gli esistenti. La fidelizzazione per noi è fondamentale. Meglio una crescita limitata e un basso turn over che un saldo più alto, ma con un elevato ricambio. Ognuno ha proprie legittime strategie, noi crediamo in questa e agiamo di conseguenza. Quindi la relazione stabile con la clientela è al primo posto».

La sostenibilità è sempre più importante per le politiche dell’azienda?
«Da undici anni rendicontiamo anche la nostra attività in campo sociale e ambientale nel Bilancio di Sostenibilità. Quando iniziammo, fra le società non quotate era un’attività quasi sconosciuta certificarla. Non era un obbligo, ma era evidente fosse sbocco naturale per radicare sempre più il legame col territorio. Progetti ed azioni che hanno costituito lo stimolo a migliorare. Questa è l’accountability che ci ha visti crescere in modo sostenibile e credibile, creando un legame unico con i nostri clienti. Questo legame, nei sistemica come quello che stiamo affrontando, rappresenta valore e solidità».