Lorenzo Perra, presidente di Publiacqua

«Servizi efficienti per evitare il rincaro delle bollette. Con i sistemi di telecontrollo si gestiscono le perdite occulte»

Un anno di conferme e di nuovi progetti per Publiacqua, società che si occupa della gestione del servizio idrico integrato nelle quattro province di Firenze Prato, Pistoia e Arezzo. A fare il punto, il presidente Lorenzo Perra.

Che anno è stato il 2021?
«Partiamo dalle conferme: nel 2021 Publiacqua ha mantenuto un ammontare elevato di investimenti, pari a circa 107 milioni di euro, il rispetto dei tempi per l’erogazione dei servizi commerciali si attesta al 99% e il giudizio positivo dei nostri utenti è cresciuto ulteriormente. La percentuale di cittadini che bevono acqua del rubinetto è salita nel 2021, passando dal 58% al 61%. Scorrendo il film dell’anno, le immagini che più mi vengono in mente sono quelle del 9-11 agosto, quando, per allacciare la nuova condotta di viale Spartaco Lavagnini a Firenze, dovemmo sezionare la vecchia e chiudere il flusso idrico. Rischiavamo mancanze d’acqua generalizzate e disservizi. Invece il lavoro non ha determinato problematiche rilevanti nella popolazione. Abbiamo monitorato tutto da remoto. Solo pochi anni fa la gestione di questa emergenza avrebbe richiesto movimentazioni in campo e si sarebbe basata su conoscenze empiriche e non strutturate. Un cambiamento epocale, che deve essere potenziato ed esteso a tutte le aree servite».

Cosa vi aspettate per il 2022?
«Porteremo avanti i nuovi progetti. Nel 2021 abbiamo inaugurato Ops (Officina prevenzione e sicurezza) il laboratorio formativo dove i nostri operatori si confrontano con gli eventi che possono dover affrontare nella realtà. Un laboratorio dotato di tecnologie all’avanguardia, quali quella che permette la simulazione di guida e, a breve, la realtà virtuale. Non solo, abbiamo avviato il progetto Respira, oggetto anche di un bando del MiSE, e che applica la tecnologia dei droni e dei rover alle necessità del servizio idrico ma, più in generale, della tutela della salute umana in presenza di inquinanti».

Sul tema dell’innovazione tecnologica quali progetti state portando avanti?
«Implementeremo costantemente Ops e le tecnologie finalizzate alla sicurezza del personale. Un ulteriore progetto su cui stiamo lavorando riguarda l’integrazione tra il sistema di telecontrollo e di sensoristica su impianti e reti che ci consentono un monitoraggio quotidiano ed in tempo reale su tutto ciò che avviene sui diversi sistemi acquedottistici».

E per il rapporto con i cittadini e i territori?
«Nel 2021 abbiano intensificato lo sviluppo di servizi digitali e on line agli utenti, tra cui la possibilità di accedere a un vero sportello digitale. Una risposta alla complessa fase che stiamo vivendo, ma anche il normale sviluppo di un processo che Publiacqua aveva già avviato».

Tutelare la risorsa idrica è una delle grandi sfide del futuro. Voi cosa state facendo?
«Le innovazioni descritte precedentemente sono fondamentali. Grazie allo sviluppo dei sistemi di telecontrollo, trasmissioni dati e definizione di modelli matematici, oggi la nostra capacità di individuare le perdite occulte è maggiore e tempestiva: il volume di risorsa immesso in rete è diminuito dal 2016 del 13% circa e le perdite lineari di rete sono passate dal 24,5% al 18%».

Caro bolletta: cosa rispondente a chi critica il costo dell’acqua?
«Che dal 2018 la tariffa di Publiacqua non cresce, al netto dell’inflazione, e che negli stessi anni abbiamo realizzato poco meno di 400 milioni di euro di investimenti. Dal momento che il costo degli investimenti deve essere integralmente riversato nelle tariffe, la tariffaria invariata è stata un risultato importante determinato, innanzitutto, dall’efficientamento nella gestione del servizio».