Il presidente Mario Bettini e il segretario Mauro Sangalli regionale di Casartigiani Lombardia

Prima o poi i bonus finiranno. Il vero tema è il lavoro da “generare” nei territori

Nel 2021 la Lombardia si è confermata la prima regione per crescita in valore assoluto, con un saldo di 1.770 imprese artigiane in più (+0,73%) rispetto al 2020. Dati incoraggianti secondo Casartigiani Lombardia, la federazione regionale guidata dal presidente Mario Bettini, che da oltre 50 anni è al fianco dei piccoli imprenditori. A tracciare un bilancio del 2021 e un’analisi dell’anno appena iniziato è Mauro Sangalli, segretario regionale di Casartigiani Lombardia, che ha le idee chiare sul momento attuale in merito all’economia in generale e al mercato del lavoro.

Sangalli, è iniziata la ripresa per gli artigiani lombardi?
“Dopo un 2020 complicato, caratterizzato dal lockdown, nel 2021 abbiamo registrato un aumento dell’attività. La situazione è stabile e tutto grazie a diversi fattori, come i bonus edili e non solo che sono stati attivati e che stanno garantendo una mano concreta ai nostri artigiani. Bisogna capire quanto durerà questa crescita”.

Quanto è importante il Superbonus 110%?
Il Superbonus si è dimostrato trainante. Sicuramente questo incentivo è partito con il freno a mano tirato per quanto riguarda la questione burocratica. Ma è una grande opportunità, che ha permesso a tante realtà artigiane di rilanciarsi. Il settore dell’edilizia, che tra gli artigiani del territorio è il 40%, ha sicuramente giovato di questa situazione. Ci preoccupa quando il bonus sarà finito”.

In che senso?
“Servono strumenti in grado di garantire continuità alle aziende. I bonus finiranno, anche se hanno permesso di rilanciare l’edilizia che era ferma da diversi anni. Ma il tema vero è il lavoro. Bisogna generarlo sul territorio, attraverso politiche e opportunità in favore dei giovani. Vedremo cosa accadrà dal 2023”.

Cosa bisogna fare per sostenere l’economia della regione?
“Serve una politica attenta nel saper cogliere le opportunità. L’accesso al credito è fondamentale. Come Artfidi Lombardia abbiamo lavorato molto per garantire un supporto agli imprenditori. Ma la crescita che stiamo vivendo ora la dovremo verificare solo nei prossimi due o tre anni. Dal Governo mi aspetto soluzioni per poter continuare a lavorare bene, come si sta accadendo oggi. Ma anche sul territorio, diventerà fondamentale il discorso legato alle filiere produttive che vengono promosse dalla Regione. Il futuro si gioca anche su questo”.

E sulla formazione?
“Da sempre come Casartigiani Lombardia lavoriamo per la formazione degli artigiani. E questa soluzione, sotto alcuni aspetti sta funzionando. Lo facciamo attraverso Iriapa, l’ente di formazione di emanazione di Casartigiani Lombardia, attivo da 30 anni, che è stato un punto di riferimento per le imprese e gli imprenditori per la formazione digitale e sotto l’aspetto ecologico”.

Cosa ne pensa del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza)?
“L’obiettivo vero è che queste risorse vengano utilizzate nel migliore dei modi, serve una crescita. Anche per gli artigiani lombardi è un’occasione. Noi siamo già in un certo senso fortunati perché siamo in Lombardia, la regione locomotiva d’Italia, ma anche la politica locale e tutte le associazioni di categoria devono organizzarsi per non lasciarsi scappare questa grande opportunità”.

Quali sono gli auspici per il 2022?
“Sentiamo che il vento è tornato a soffiare soprattutto nel settore manifatturiero, legato soprattutto all’export. Non nascondo, però, che l’aumento dei costi dell’energia ci preoccupa perché rischia di avere impatti enormi. Ma anche il tema delle materie prime, che continuano a scarseggiare. Si tratta di due aspetti che pesano e che continuano a dare incertezza agli artigiani lombardi. E che dovranno essere affrontati durante l’anno. Restano poi le incertezze della pandemia. Come Casartigiani Lombardia in questi anni abbiamo sempre ascoltato le esigenze degli artigiani, e continueremo a farlo”.