Michele Carloni, presidente di Cna Umbria

«Le costruzioni hanno retto l’urto. Ma ora la ripresa fa fatica»

Nel 2021, dopo l’affievolirsi della pressione pandemica grazie alle campagne di vaccinazione contro il Covid-19, abbiamo assistito al rimbalzo dell’economia atteso dall’inizio dell’anno. La crescita, in particolare, ha interessato i settori delle costruzioni e della manifattura. Una crescita confermata dal recente rapporto dell’Aur, che ha registrato il trend già riscontrato tra le imprese associate alla Cna e di cui avevano dato conto le ultime indagini da noi commissionate al centro studi Sintesi”. E’ il bilancio di Michele Carloni, presidente di Cna Umbria.

Che continua: “Su questa fase espansiva, però, a partire dagli ultimi mesi del 2021, stanno pesando enormemente tre fattori: da un lato il forte aumento delle materie prime; dall’altro il balzo in alto dei costi energetici che pesa su tutti i settori, a cominciare dalla manifattura. A questo si aggiunge la mancanza di profili professionali rispondenti alle esigenze delle imprese. Si tratta di tre fenomeni che stanno mettendo a dura prova la ripresa in atto. In queste ore stiamo attendendo con particolare attenzione le ulteriori misure preannunciate dal Governo per ridurre i costi energetici agendo sugli oneri di sistema presenti in bolletta, che per le piccole imprese corrispondono a circa il 50% del costo totale dell’energia acquistata.

Purtroppo gli elementi di perturbazione non finiscono qui. Alle criticità già dette si aggiungono altri due fattori. Il primo è rappresentato dall’imminente fine della moratoria sulle rate dei mutui, il secondo dalla probabile conseguente carenza di liquidità e dalle difficoltà di accesso al credito cui dovranno far fronte le imprese.

In altre parole, se i costi energetici dei materiali dovessero continuare a essere così alti, uniti alla fine della moratoria sui mutui accesi dalle imprese per finanziare gli investimenti, la contrazione della fase espansiva prevista è una possibilità molto concreta”.