La forza della ragione e l’attesa di risposte dalla nostra politica

“GLI IMPRENDITORI sono ottimisti”. Il filo rosso che attraversa e lega le interviste ai protagonisti dell’economia reale che leggete in questo speciale è proprio quello dell’ottimismo degli “animal spirits” lombardi. Nonostante la guerra in Medio Oriente che si è aggiunta a quella in Ucraina. Nonostante il caro energia e la perdita di potere d’acquisto dei cittadini. Nonostante la scarsa attenzione della Pubblica amministrazione alla libertà di intraprendere, ai diritti di chi ha sulle spalle l’orgoglio e la responsabilità del benessere delle famiglie dei propri dipendenti. Nonostante tutto.

Dall’agricoltura all’industria, la filosofia di vita di chi deve gestire un’azienda è la stessa: “L’imprenditore è ottimista per natura”. Come fosse un atto di fede, una scommessa quotidiana alla roulette con il futuro. Spesso vinta. Ma ora servono risposte dalla politica. Perché – se i più promuovono, o almeno non bocciano il Governo Meloni – nessuno nasconde che tanto resta da fare. Chiedono la tutela dell’identità italiana in un’Europa riconosciuta come unica prospettiva possibile ma sempre in bilico tra concretezza e pura ideologia, chiedono una politica industriale ed energetica degna di questo nome (leggasi supporto alle nostre imprese, semplificazione delle leggi e l’attenta valutazione di un ritorno al nucleare), chiedono – soprattutto – preparazione ai politici.

Non la lettura stanca di poche pagine di dossier una manciata di minuti prima dell’ennesimo incontro con organizzazioni di categoria, ma risposte e ipotesi concrete. Costruite su solide basi. Questo è l’auspicio per il 2024. Non solo degli imprenditori, ma anche e soprattutto dei cittadini.