La fiducia parola chiave dell’anno

I fondi del Pnrr e le Olimpiadi alle porte (perché tre anni passano in fretta…), ma anche il caro bollette e i prezzi dei carburanti trascinati al rialzo dal mancato congelamento delle accise. Luci e ombre anche in questo inizio d’anno per le imprese lombarde, “scheletro” produttivo sul quale si regge buona parte dell’economia italiana. Come sempre, ci sono motivi di preoccupazione ma altrettante ragioni per sognare un anno migliore di quello appena passato. Usciti dall’incubo Covid (si spera definitivamente) ci siamo ritrovati attoniti, sommersi dalle immagini di carri armati e jet russi che invadevano l’Ucraina. Poi, questa lunga guerra di logoramento che ha portato in dote un ulteriore rialzo dei prezzi dell’energia.

Solite nubi nere all’orizzonte, sarebbe facile prevedere. E invece è il momento di rialzare la testa e credere nell’Italia, nell’eterna capacità di reagire di un Paese che ha pur sempre costruito nel Dopoguerra un boom economico che ha pochi eguali nel mondo. Costruito su un sistema di welfare che, pur fra tanti difetti e disservizi, garantisce ancora oggi cure sanitarie a tutti. Un piccolo miracolo che regge sull’onestà di chi paga le tasse per intero e dovrebbe pagarne di meno, sull’abnegazione di chi lavora e non guarda all’orario di uscita, sulla creatività di milioni di italiani che ogni giorno inventano prodotti e soluzioni innovative per competere sui mercati. E allora, meglio guardare al futuro con un pizzico di ottimismo in più.

Questa guerra non potrà durare all’infinito, l’inflazione prima o poi dovrà rallentare la sua folle corsa, le tensioni internazionali potranno riportare alcune imprese in Italia, i fondi del Pnrr aiuteranno la ripresa ed è pur sempre l’anno di Brescia e Bergamo capitali della cultura in un’inedita (e intelligente) alleanza. E allora, fiducia e sguardo rivolto al futuro. Con la speranza che il Governo ci metta del suo, nell’agognata ripresa, assolvendo a parte delle promesse (in primis, meno tasse sul lavoro con il taglio del cuneo fiscale ai dipendenti) sacrificate nell’ultima legge di bilancio sull’altare dell’emergenza bollette.