Infrastrutture, ricostruzione e sanità: le sfide della Regione

Cantieri per infrastrutture, ricostruzione post sisma e dissesto idrogeologico, sanità, rilancio turistico e culturale a partire dai borghi, internazionalizzazione, sostegno alle imprese. È fitta l’agenda del 2023 della Regione Marche. Di quanto è stato fatto e soprattutto di quanto c’è ancora da fare, ha parlato di recente il presidente Francesco Acquaroli.

«Il 2022 – ha spiegato il governatore – per noi è stato il primo anno vero di governo, in cui abbiamo potuto seguire una programmazione. Il 2021, tra pandemia e campagne di vaccinazione, infatti è stato un anno fortemente condizionato. In realtà anche il 2022 tra guerra e caro energia, l’alluvione di settembre e il terremoto di novembre, non è stato semplice, ma nonostante questo siamo riusciti a mettere in campo i nostri progetti. La riforma della sanità innanzitutto, che dopo 19 anni restituisce centralità ai territori, chiarisce le questioni e si fa interprete della nuova realtà che viviamo».

«Presto avremo anche il nuovo piano sociosanitario, frutto dello studio sulle analisi dei fabbisogni della Politecnica delle Marche e dell’approfondimento dell’Università Milano-Bicocca: dati che ci aiutano a ragionare sulla migliore distribuzione dei servizi sanitari pubblici sul territorio. Tutto ciò senza prescindere dal quadro complessivo. Ricordo la grave carenza di medici, che comporta la necessità di fare fronte alla situazione con un acquisto di servizi e che è un male comune in tutta Italia».

«Abbiamo finanziato – ha spiegato ancora – 110 borse di studio per medici di medicina generale e 42 contratti di formazione per medici specialistici e abbiamo chiesto al governo di alzare il tetto di spesa qualificata per il personale e una deroga di due anni ai medici in uscita, visto che non abbiamo i sostituti. Ma non c’è solo la sanità. In questo anno c’è stato il dramma dell’alluvione, dicevamo. C’è ancora una persona dispersa. È stato un evento tragico, che ha sconvolto la valle del Misa e del Nevola coinvolgendo il territorio dell’Anconetano, del Pesarese e in parte del Maceratese».

«Sono 200 i cantieri attivati – ha aggiunto Acquaroli –. Ringrazio il governo per le risorse, 400 milioni di euro nel 2022 e 2023, 200 milioni il cui accreditamento è già in corso, e per il fondo da 13 milioni, che ci consentiranno alcuni interventi strutturali per affrontare i cambiamenti climatici. Abbiamo anche chiesto una struttura commissariale per l’alluvione, più contenuta del sisma, per agire in modo rapido con i poteri concessi dal governo».

Acquaroli ha poi espresso particolare soddisfazione per avere chiuso la questione interporto con un contratto per l’insediamento di un polo logistico, una opportunità di grande rilancio soprattutto in combinazione con porto e aeroporto. «Stiamo lavorando – ha continuato – anche con l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione, perché queste infrastrutture trovino una centralità. Il 2023 potrebbe portare una svolta importante. Con i bandi messi campo per i nuovi voli continentali (Parigi e Londra tra le altre destinazioni) e la continuità territoriale che ci consentirà di avere voli per Milano, Roma e Napoli, l’aeroporto si sta finalmente rilanciando. Saremo punto di riferimento sull’Adriatico e più raggiungibili con risvolti positivi sul turismo e l’internazionalizzazione».

In particolare, per quanto riguarda il turismo, di cui il presidente ha voluto tenere la delega considerandolo un settore strategico per la crescita delle Marche, è stato evidenziato il risultato di questi giorni: quarti per brand reputation dopo tre «mostri sacri»: Trentino, Toscana ed Emilia-Romagna. «Un risultato – ha commentato Acquaroli – coerente con i dati record del turismo 2022 nonostante la pandemia, effetto dell’impegno di tanti operatori, delle campagne di promozione con i testimonial Mancini e Tamberi e delle leggi per la valorizzazione dei borghi, dell’enoturismo, dell’agriturismo».

Il presidente ha continuato ricordando che i prossimi 12 mesi saranno fondamentali per lo sviluppo infrastrutturale delle Marche: previsto il completamento della Pedemontana nel tratto Quadrilatero e la cantierizzazione dei primi tre lotti del tratto da Caldarola-Servigliano; per la FanoGrosseto sono stati stanziati i fondi necessari a raggiungere i 150 milioni che saranno necessari per l’adeguamento e la successiva apertura della prima canna della Galleria della Guinza, oltre agli altri fondi destinati dal Cipess per altre infrastrutture molto attese nel territorio regionale.

Sbloccate anche le partite degli ospedali: firmati gli accordi per i nuovi ospedali di Pesaro e Macerata, proseguono i lavori per Amandola, Fermo, nuovo Inrca e nuovo Salesi, e prosegue l’iter per la realizzazione dell’ospedale di San Benedetto. «Guardando al futuro, voglio mantenere forte la speranza e l’augurio di una normalità che ci permetta di concentrarci ancora di più sui progetti per le Marche nella speranza di dover parlare sempre di meno di emergenze e di situazioni difficili», ha concluso.