Marco Bernardi, presidente di Illumia

«Illumia, una crescita che guarda al futuro»

Marco Bernardi, presidente di Illumia – azienda italiana che opera nel mercato libero dell’energia elettrica e del gas naturale, con sede a Bologna – ha spiegato la crescita del gruppo nel corso dell’anno appena concluso: «Il 2021 è stato un anno molto positivo, considerando le turbolenze dell’ultimo trimestre, derivanti dalla crisi dei prezzi delle materie prime. Siamo infatti riusciti a capitalizzare i progetti che avevamo immaginato ». Un’avanzata che non ha subito in maniera particolarmente critica il peso dell’emergenza pandemica e sanitaria, dunque, che si è creato con l’arrivo del Coronavirus.

Presidente Bernardi, in che modo nello specifico avete capitalizzato i progetti che vi eravate prefissati di portare a compimento?
«Il gruppo Tremagi si è confermato il gruppo privato leader nel mercato retail, con una crescita costante in termini di marginalità (l’Ebitda del 2016 è quasi raddoppiato, da 14 a 26 milioni di euro nel 2020, ndr) e di clienti, superando le 400mila unità (con un tasso intorno al +20% negli ultimi 5 anni, ndr). Anche Wekiwi, web company del gruppo, ha tassi importanti di crescita, raggiungendo 100mila clienti tra mercato italiano e francese».

Poi?
«Poi, E-wide, la nostra società Esco, nata proprio nel 2021, ha contrattualizzato lavori di efficientamento energetico per 20 milioni di euro e crescerà nel 2022. In sintesi, siamo molto orgogliosi di chiudere l’anno con previsioni di fatturato intorno al miliardo, Ebitda stimato sopra i 30 milioni, un Patrimonio Netto in costante crescita che supera i 50 milioni di euro. Tutto questo, in piena pandemia».

Lo sviluppo dell’azienda come proseguirà anche nel 2022, secondo le prospettive che avete elaborato?
«La fase attuale del mercato dell’energia è delicata».

Ci spieghi meglio.
«Facendo un confronto con gennaio 2021, il 2022 si è aperto con prezzi all’ingrosso inimmaginabili: il gas è passato da 20 a 77,5 euro/MWh (con punte a Dicembre a 180 euro/MWh); l’energia da 61 a 216 euro/MWh. Situazione che mette in tensione il mercato, ma che può portare opportunità a livello di M&A. Per queste ragioni immaginiamo una o due operazioni straordinarie, che ci aiutino o a entrare in segmenti non presidiati dal nostro gruppo, oppure ad aumentare più velocemente il numero di clienti, così da avvicinarci all’obiettivo del milione di clienti in arcopiano».

Quali sono i progetti che intendete realizzare nei prossimi anni?
«L’intenzione è di continuare a crescere, così da presentarci ancora più solidi all’apertura del mercato del 2024, per superare i 50 milioni di Ebitda. Un incremento di questa portata sarà possibile grazie a una crescita organica e straordinaria del gruppo, ma anche al meccanismo di passaggio – che verrà definito da MITE e ARERA – dei clienti domestici, dalla maggior tutela al mercato libero. Il processo di internazionalizzazione, invece, continuerà in Spagna».

In che modo?
«Sempre con Wekiwi come protagonista. Allo stesso modo, prevediamo un consolidamento di E-Wide, vista la probabile continuità di incentivazione fiscale dell’efficientamento energetico, anche non esclusivamente legata al superbonus del 110%».

L’innovazione tecnologica sarà sempre più rilevante per lo sviluppo dell’azienda?
«È una dimensione obbligatoria per noi. Ci dotiamo di una review annuale dei nostri tool digitali di comunicazione verso i clienti, con l’obiettivo di rendere le famiglie consapevoli dei propri consumi e delle abitudini che possono ridurli».

Che altro?
«Inoltre, abbiamo ampliato il campo d’azione: facciamo entrare la fibra ottica a casa dei nostri clienti, aggiungendo le colonnine di ricarica di veicoli elettrici ai già noti led. Vogliamo presentarci alle famiglie non come il tradizionale fornitore di luce e gas, ma come un provider di servizi per la casa, soprattutto in una fase Covid dove tutti hanno riscoperto il valore della propria abitazione anche come luogo di lavoro e socialità».

La sostenibilità è sempre più importante per l’azienda?
«In Illumia la sostenibilità la concepiamo a 360 gradi, soprattutto orientata al benessere dei nostri collaboratori. Per questo offriamo da tempo un pacchetto welfare avanzato, che da tre anni è riconosciuto tra i migliori nell’analisi di Welfare Index PMI. Abbiamo anche tanti progetti di economia circolare. Nella nostra sede sono stati installati dei compattatori di bottiglie di plastica. La macchina – conclude il presidente Bernardi – è in grado di restituire dei buoni sconto per la bolletta. Obiettivo del progetto pilota è estendere sul territorio nazionale l’iniziativa, rendendo così conveniente smaltire in modo corretto i propri rifiuti».